PSICOTERAPIA BIOSISTEMICA
Biosistemica è il nome di un approccio terapeutico integrato a mediazione corporea. La Biosistemica è nata grazie alle ricerche dello Psicoterapeuta americano Jerome Liss e riassume in sé la componente biologica e quella sistemica considerando l’individuo nella sua globalità. Il presupposto base da cui parte questo metodo terapeutico è che il benessere dell’individuo dipenda dall’integrazione tra mente e corpo. Il modello teorico si basa sull’idea che ci siano processi fisiologici inconsapevoli alla base delle difficoltà emotive e che questi processi fisiologici debbano essere trasformati. La Psicoterapia Biosistemica parte perciò dalla “radice organica” che influenza i processi corporei inconsapevoli che si trovano al di fuori del controllo della coscienza. Specifiche tecniche mirano a mobilitare e trasformare tali processi fisiologici inconsapevoli con il preciso obiettivo di riconnettere i livelli organici profondi con il territorio della parola e dei significati. Il disagio psico-corporeo è quindi affrontato a partire dall’unità corpo-mente e tale unità si rispecchia nell’emozione, intesa come evento psicosomatico per eccellenza in cui le sensazioni corporee si incontrano con i pensieri. Questo modello utilizza sia tecniche verbali, sia corporee. Vengono definite tecniche corporee non solo quelle tecniche che prevedono un contatto diretto con il corpo del paziente, ma anche quelle che mettono il focus su aspetti corporei quali la respirazione, la voce, l’energia corporea, le tensioni muscolari, i movimenti, le posture ed i vissuti corporei. Attraverso un percorso di consapevolezza è possibile restituire un valore a ciò che il corpo nasconde a causa di inibizioni e blocchi. I blocchi corporei celano al loro interno storie, vissuti e ricordi cristallizzati che proprio per effetto di questo congelamento possono portare problematiche nella vita presente; sciogliere questi blocchi permette quindi di ripristinare il normale flusso energetico all’interno del sistema, facendo ritrovare quella vitalità persa a causa delle ferite subite. Con il metodo Biosistemico è inoltre possibile intervenire non solo sui processi individuali, ma anche su livelli più complessi, come le relazioni di coppia, quelle familiari, professionali e di gruppo.
COSA ASPETTARSI DALLA PRIMA SEDUTA
Il momento della seduta dallo Psicoterapeuta dovrebbe essere considerato un momento che la persona dedica a se stessa, un investimento sul proprio benessere. Ascolto ed accoglienza è ciò che ci si dovrebbe aspettare prima di ogni altra cosa. Nel corso della prima seduta è di fondamentale importanza l’Incontro tra Paziente e Terapeuta, inteso come momento di conoscenza reciproca. Nel lavoro terapeutico la validità del processo di guarigione è fortemente influenzata dalla sintonizzazione empatica tra Paziente e Terapeuta, il quale deve innanzitutto instaurare un contatto positivo fatto di empatia, calore, disponibilità, accoglienza, apertura ed astensione dal giudizio. Nel primo incontro viene effettuata l’Analisi della domanda che ha come obiettivo principale quello di comprendere a fondo quali siano le motivazioni che hanno spinto il Paziente ad iniziare una terapia e quali siano le sue aspettative. Nel corso del primo incontro viene sancito il Contratto terapeutico che definisce le regole del setting psicoterapeutico, il progetto, la condivisione di scopi e di intenti, la frequenza degli incontri, la collaborazione tra le parti. Il Terapeuta mette a corrente il paziente delle tecniche e degli strumenti che potrà utilizzare durante il percorso, la durata degli incontri e l’onorario.